lunedì 6 giugno 2016

Prefazione dell'Autore


PREFAZIONE  DELL'AUTORE  AL  ROMANZO  
"LA  DEA  BENDATA"



Ad un anno dalla pubblicazione di Mal(e) d’Africa propongo ai Lettori questo mio nuovo romanzo. 
Sostanzialmente diverso dal precedente, potrei comunque definire La Dea Bendata il rovescio della medaglia di Mal(e) d’Africa. In entrambi i romanzi è il denaro che provoca gli avvenimenti e che condiziona i personaggi. 
Tanto, tantissimo denaro! Ma se in Mal(e) d’Africa crea arroganza, potere ed una grande indifferenza verso chi ha bisogno e chi soffre perché non ne dispone, ne La Dea Bendata il denaro è occasione per aiutare e poter fare agli altri del bene. 
Partendo da una situazione quasi paradossale, quale l’improvvisa vincita al gioco di un’ingentissima somma di denaro (cosa assolutamente improbabile che possa accadere, ma non impossibile!) il racconto porta il protagonista Luca, attraverso una serie di imprevedibili avvenimenti, ad occuparsi di persone meno fortunate di lui che stanno passando momenti difficili, sia economici che esistenziali. 
Luca, durante un non previsto viaggio in California, conosce e si innamora del giovane Fabio, emigrato da alcuni anni negli Stati Uniti. Fabio rientra in Italia per convivere con lui. 
Tra loro si instaura un ottimo rapporto di coppia, estremamente sano e positivo. Fabio viene coinvolto nelle sue attività e con lui collabora in maniera molto costruttiva. 

Volutamente ho inserite nel mio romanzo l’esperienza di un rapporto di coppia omosessuale, vista la grande attualità dell’argomento in questo momento in Italia, e non solo. 
Ho voluto farlo proprio per poter dare un forte contributo alla lotta contro l’omofobia e al riconoscimento dei diritti civili nelle coppie omosessuali (e di conseguenza l’istituzione del matrimonio ugualitario) testimoniando e dimostrando attraverso il caso narrato quanto un rapporto all’apparenza diverso possa essere assolutamente un rapporto di coppia normale, anzi a volte addirittura migliore, non essendoci rivalità di genere e sopraffazione di ruoli tra il maschile e il femminile. 
La storia raccontata, densa di momenti fortemente intrisi di sana passione, di sentimento e di sensibilità umana, è la dimostrazione di quanto sia possibile, attraverso la volontà e l’impegno, dare una carica di positività alla propria vita. 
Una soffiata di ottimismo in un momento storico e culturale che al contrario ci riempie di ansie e paure. 
La  Dea Bendata  nelle  mie  intenzioni, dovrebbe veramente trasmettere al Lettore una forte carica di ottimismo e di fiducia, una lezione di vita. Essere l’esempio di come in un mondo così effimero e spesso vuoto di valori si possa essere davvero persone speciali! 

La storia e gli avvenimenti narrati, i luoghi descritti e i personaggi sono totalmente frutto di fantasia, tuttavia il protagonista Luca, che si racconta in prima persona, volutamente rispecchia moltissimo me stesso. Il suo carattere, il suo ottimismo, la sua solarità mi appartengono. 
Ma soprattutto mi appartiene la sua sensibilità, il suo senso etico, la sua moralità e (come dice Luca nell’ultimo capitolo) pure io posso affermare di non vantarmi di queste mie qualità, semplicemente leho.   
Non sono presuntuoso, ma orgoglioso sì. Se qualcuno dicesse che anch’io (come Luca) sono una persona speciale, non mi vergognerei a dire di sì, che lo sono. 
Vi assicuro comunque (come il protagonista Luca ricorda nel racconto) che è faticoso essere persone speciali, occorre tenacia, volontà, fede, e pure… un forte coraggio! 


Bernardino Maria Serenari 

 

Nessun commento:

Posta un commento