mercoledì 12 agosto 2015

Denny... Denny Monary




Denny è il personaggio chiave nel romanzo "La Dea Bendata". 
E' la persona che porta Luca Molinari ad intraprendere una ricerca in Italia di suoi lontani parenti. 
Denny Monary è una cittadina americana, vive in Pennsylvania, a circa 500 chilometri da New York, ma è di origini italiane. 
Lei aveva contattato Luca, tramite Facebook, proprio perchè lui aveva il suo stesso cognome Molinari, e lei avrebbe desiderato ritrovare in Italia eventuali suoi lontani parenti. 
Sì, perchè il nonno di Denny, Antonio Molinari, era nato in Italia e poi si era trasferito al'inizio del XX secolo negli Stati Uniti, ma all'anagrafe americana il suo cognome Molinari era stato trascritto in Monary, più o meno come veniva pronunciato.
Sarà proprio questa ricerca in Toscana, di persone che di cognome fanno Molinari, che porterà Luca a fare incontri imprevisti, che gli trasformeranno la vita. Lo farà andare in California, e così a San Francisco lui conoscerà il giovane Fabio, di cui si innamorerà pazzamente.

La storia di Denny non è pura invenzione. Nel senso che realmente io, che sono l'autore e che di cognome faccio Serenari, sono stato contattato alcuni anni fa su Facebook da una certa Debby Senery, che vive in Pennsylvania (come Denny), che mi chiese se suo nonno, un certo Antonio Serenari, di origini toscane, avesse eventualmente una lontana parentela con me.
Io sono bolognese e la mia famiglia ha le sue radici sull'Appennino Tosco-Emiliano, non ho parenti a Lucca in Toscana, per cui comunicai a Debby che sicuramente tra me e lei non vi era alcuna parentela, neppure lontana.
Chissà!... se pure io fossi andato a fare una ricerca a Lucca, come fa Luca nel romanzo, forse avrebbe potuto capitare anche a me un'avventura speciale! Magari sarei davvero andato anch'io in California, come fa Luca, e magari avrei conosciuto anch'io il mio Fabio, o la mia Francesca... comunque quello che normalmente si dice, l'altra metà della mela!



Ecco! Denny potrebbe essere lei!




Dal Capitolo 6



Saldai i conti all’hotel in cui avevo alloggiato per una settimana e con un taxi mi feci accompagnare all’aeroporto.

Dopo nemmeno un’ora di volo atterrai a Pittsburgh.
Ad attendermi c’era Denny e sua figlia Barry. Denny mi abbracciò come se noi ci conoscessimo da sempre e si emozionò al punto da doversi asciugare le lacrime. 
Anch’io mi emozionai, perché non mi sarei mai aspettato una accoglienza così calorosa da parte di una persona che comunque non conoscevo.
In macchina raggiungemmo in poco più di mezzora la loro casa a Masontown. Rimasi sorpreso, era una bellissima villa con un  ampio giardino e con la piscina. Intuii subito che si trattava di persone benestanti, se non addirittura ricche, forse più di me!
In effetti scoprii che erano ricche davvero.
Quella villa era molto ben arredata e la camera degli ospiti, in cui subito mi accompagnarono, era veramente accogliente e piacevole.
Trascorsi una settimana con loro. In tavola, a pranzo e a cena, sempre cose eccellenti. 
Non è che in America si mangi proprio benissimo, ma loro, malgrado fossero americani da tre generazioni, continuavano a cucinare abbastanza all’italiana.
Mi accompagnarono a visitare molte località della zona e mi dedicarono moltissimo del loro tempo, facendomi capire che lo facevano sinceramente e volentieri.
La loro famiglia possedeva una catena di ristoranti in Pennsylvania ed in maniera molto esplicita mi dissero che i loro guadagni erano alti.
Pure loro intuirono che anch’io avevo dei soldi, però non mi chiesero nulla al riguardo. Fui io, nascondendo che in realtà da poco ero diventato ricco per merito di una grossa vincita, che gli dissi che la mia famiglia era benestante da decenni, che i miei genitori avevano ricevuto una grossa eredità da un lontano parente di mia mamma, che dall’inizio degli anni Venti si era trasferito a vivere in Brasile.
Con Denny cercai di provare a risolvere il suo problema, ovvero quel suo desiderio e piacere di rintracciare qualche lontano parente in Italia. Mi fece vedere delle vecchie lettere di suo nonno, tutto quello che aveva, e mi fece notare come in alcune di esse ci fosse un riferimento a dei parenti che vivevano a Capannori, in provincia di Lucca.
Mi disse pure che suo nonno, che era nato nel 1885, si chiamava Antonio ed era figlio di Alfonso e di una certa Lucia Calari o Collari.



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